Data pubblicazione: 18/10/2008 | CRONACA
Molesta una 52enne per tre anni, poi la fine dell'incubo: arrestato dai carabinieri
Vincenzo Congedo, di 52 anni, di Maglie, incensurato è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di violenza privata. Il gip gli ha concesso gli arresti domiciliari. Avrebbe molestato cinque donne presunte vittime, collezionando venti procedimenti penali.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>MAGLIE</strong> | Incubo
finito per le donne che avrebbero subito molestie sessuali e violenza
da parte di un uomo di Galatina. Ultima, in ordine di tempo, una
52enne di Maglie, che era stata perseguitata per diverso tempo. Tre
anni, per essere precisi, in cui la donna avrebbe subìto
molestie tanto essere ormai entrata in un circolo vizioso da cui
probabilmente è riuscita ad uscire solo con un po' di
coraggio. Ormai le manette ai polsi, al presunto violentatore, sono
state strette, anche a seguito di una sentenza giunta nell'aprile del
2008 in cui è stato condannato dai giudici della Procura del
Tribunale di Lecce, a due anni e sei mesi di reclusione. Vincenzo
Congedo, di 52 anni, di Galatina, meccanico di professione,
incensurato è stato arrestato nelle scorse ore dai carabinieri
della compagnia di Maglie, con l'accusa di violenza privata. I fatti
risalgono al 2005, quando l'uomo avrebbe presumibilmente usato
violenza nei confronti di una donna, amica della vittima. L'uomo,
probabilmente dopo essersi accorto delle confidenze dell'amica nei
confronti della donna, avrebbe cominciato a concentrare le sue
attenzioni morbose nei confronti della donna, una 52enne di Maglie.</p>
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify">Un «gioco»
che sarebbe andato avanti per circa tre anni, fino a quando il
presunto molestatore non è stato arrestato. La 52enne di
Maglie, tra l'altro, avrebbe subìto minacce, ingiurie, e
percosse fino a quando non si è verificato l'episodio più
grave, ad agosto del 2005, a Corigliano d'Otranto. La vittima avrebbe
rischiato di morire strangolata per mano del suo aguzzino, mentre si
trovava a bordo del suo veicolo. Fino a che, a un certo punto, la
donna, dopo le ennesime presunte vessazioni e torture da parte
dell'uomo, ha deciso di cambiare le sue quotidiane abitudini. Pur di
non incappare nel «molestatore» avrebbe optato a non
uscire più di casa, per mesi, vivendo rinchiusa e senza
lavorare. Aveva lasciato, infatti, pure l'attività di badante.
Intanto, gli anni passano e la donna denuncia più volte le
persecuzioni che avrebbe subito dal molestatore. E che non sarebbero
le uniche. A quanto è dato di sapere, a carico di Congedo ci
sarebbero ben venti procedimenti penali, tutti per violenza privata,
minacce, molestie e ingiurie. Poi, sul tavolo degli investigatori,
sarebbero giunte nel giro di due anni, dal 2006 al 2007, altre
denunce da parte di quattro donne, presunte vittime.</p>
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