Data pubblicazione: 14/10/2008 | CRONACA
Arrestato per rapina si era dato alla macchia. Dovrà scontare due anni e 5 mesi
Veglie. Manette ai polsi per Maurizio Leone, 32 anni, del posto e Massimo Stefanizzi di 19 anni, anche lui di Veglie. Per il primo pendeva un ordine di carcerazione della Corte d'Appello di Lecce. Dovrà scontare due anni, 5 mesi e nove giorni per rapina.
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<p style="margin-bottom: 0cm;" align="justify"><strong>VEGLIE</strong> | Arrestato
un uomo sul quale pendeva un ordine di carcerazione. I carabinieri
della compagnia di Campi Salentina, nella serata di ieri, hanno
arrestato Maurizio Leone, 32 anni, del posto. L'uomo, già noto
alle forze dell'ordine, sul quale pendeva un ordine di carcerazione
emesso dalla Procura generale della Repubblica della Corte d'Appello
di Lecce dovrà scontare in carcere una pena di due anni,
cinque mesi, e nove giorni per rapina. L'uomo, ieri è stato
arrestato dopo che si era dato per disperso nel mese di maggio da una
comunità di recupero, dove si trovava agli arresti
domiciliari, perché ritenuto responsabile del reato di rapina
a mano armata. E proprio ieri, i carabinieri lo hanno individuato
mentre si aggirava con fare sospetto nei pressi di obiettivi
sensibili a bordo di uno scooter in compagnia di una altra persona,
probabilmente un suo complice. Appena si sono accorti dei militari i
due si sarebbe dileguati a bordo del ciclomotore cercando di
raggiungere la periferia del paese, e tentando probabilmente di
trovare rifugio nelle campagne della zona. Ma appena la centrale
operativa è stata allertata nella zona è scattata una
battuta nella quale sono stati impegnati per diverse ore anche i
carabinieri delle stazioni nord salentine con i quali è stato
possibile in breve tempo rintracciare i due. Le ricerche poi, hanno
permesso ai carabinieri di rintracciare e arrestare anche il complice
di Leone, e cioè Massimo Stefanizzi, di 19 anni disoccupato,
del luogo, il quale ora dovrà rispondere dinanzi a un giudice
dell'accusa di procurata inosservanza della pena. I militari, stando
al lavoro messo in atto ieri, non escludono che si aggirasse nel
centro di Veglie per mettere a segno un colpo. I due, manette ai
polsi, sono stati condotti presso la casa circondariale leccese di
Borgo San Nicola.</p>