Alla serata, nuova iniziativa all’interno del progetto «Teatro Abitati. Residenze Teatrali in Puglia», presenzierà il professore Eugenio Imbriani, docente di Antropologia culturale dell’Università del Salento. Alla proiezione de «Il corpo dell’arte», il video-libro realizzato da Astragali per indagare il rapporto, sempre più importante, tra forme della ricerca artistica e corpo.
Appuntamento alle 18. Si tratta di una rassegna poetica che vede coinvolti sette autori pugliesi, che per sette incontri si avvicendano in un viaggio attraverso i nuovi modi di dire la parola poetica. Questa rassegna cerca di porre una particolare attenzione a quelli che, in campo poetico, risultano, ad oggi, essere i nuovi indirizzi intrapresi dalla scrittura.
Commedia teatrale ambientata a Messina, scritta da William Shakespeare fra l'estate del 1598 e la primavera del 1599, considerata a lungo commedia romantica per i temi amorosi e per la struttura ricca di elementi farseschi e giocosi, l'opera rientra a pieno titolo nel novero delle tragicommedie, nelle quali l'elemento comico si fonde a quello tragico e propriamente drammatico.
Location del primo appuntamento è la saletta della Cultura «Gregorio Vetrugno», che alle 16 è sede per due giorni consecutivi del convegno «Da Oriente ad Occidente: Sant’Antonio Abate e il Monachesimo», curato dal Comune di Novoli. Al centro dell’incontro c’è uno sguardo al mondo orientale, tematica sulla quale eminenti studiosi ed esperti si confrontano.
Si inizia con lo spettacolo del regista Leo Muscato, una pièce tutta ambientata nella contemporaneità, nel disagio di una famiglia in bilico e di una donna affetta dal «disturbo bipolare». Lo spettacolo, concepito corale in ogni suo aspetto, parifica nelle intenzioni del regista pugliese l'importanza di ogni singolo personaggio.
Appuntamento domani, alle 20,45 ai Cantieri Teatrali Koreja. Corrado Augias e Vladimiro Polchi, nel loro spettacolo, per la regia di Giorgio Ferrara. Prima dello spettacolo, alle 18, dibattito per ricordare la figura del noto politico ucciso dalle Brigate Rosse, col presidente della Provincia, Giovanni Pellegrino, il senatore Giuseppe Giacovazzo, e il ministro Raffaele Fitto.